Torre dei Modenesi o dell'Orologio (sec. XI-XIII)
La torre dei Modenesi, così chiamata perché costruita dai Modenesi nel XIII secolo, era parte integrante del sistema difensivo del borgo medievale e oggi si erge isolata ad ovest del centro storico, all’inizio di via Roma.
La Torre fu costruita nel 1261, anno in cui il Comune di Modena stipulò un lodo con il monastero nonantolano in cui si sanciva la perdita della giurisdizione temporale dell’abate di Nonantola a favore della comunità modenese, ed ebbe la funzione di ospitare un presidio di soldati modenesi a controllo del borgo di Nonantola.
Gli anni che precedettero il lodo e la costruzione della torre si inseriscono nell’ambito di fenomeni storici ben più ampi quali la nascita e l’affermazione dei comuni in Italia e le lotte tra Guelfi e Ghibellini; questo periodo fu caratterizzato da una serie di tentativi di ingerenza da parte dei Modenesi nei confronti del monastero nonantolano e dalle guerre tra Modena ghibellina e Bologna guelfa.
La torre dei Modenesi era un elemento fondamentale del sistema difensivo medievale di Nonantola; questo apparato di difesa si era modificato nel corso dei secoli: partendo da un sistema di fossati a ridosso del complesso abbaziale si arrivò, a metà dell’XI secolo, all’innalzamento della cinta muraria voluta dell’abate Gotescalco, che racchiudeva uno spazio che comprendeva il monastero e le abitazioni della comunità rurale.
Le fortificazioni volute dall'abate Gotescalco nell'XI secoloA questo periodo storico sono riferibili le tracce di una porta fortificata che conduceva al monastero, visibile sul lato ovest.
Nel XVII secolo la torre fu adibita a prigione e 2 edifici si impostarono su precedenti strutture bassomedievali: a est, fin dal 1623, era presente la casa del custode del carcere e ad ovest era attestato un altro edificio dal 1620 (nel 1833 documentato come negozio Allegretti).
Il negozio Allegretti, lato ovest della torre, nel 1918
La casa del guardiano del carcere, lato est della Torre, nel 1919
Tra 1920 e 1925 furono demolite le mura del borgo e con esse il fabbricato a 3 piani sul lato est della torre, quello a un solo piano ad ovest e la Porta Vecchia.
La torre dei Modenesi nel 1910 prima dell'abbattimento delle mura
La torre negli anni 40 dopo l'abbattimento delle mura
La torre negli anni 40 dopo l'abbattimento delle mura
Durante il XX secolo la torre fu adibita a casa per i poveri e, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu un rifugio antiaereo; fino al 2012 è stata la sede delle attività culturali musicali di Nonantola ed oggi è utilizzata da alcune associazioni a scopi culturali.
La torre si presenta con una struttura in mattoni a pianta quadrata di 10,7X9,63 metri, ha un altezza di 30,5 metri ed è divisa in 5 piani. La merlatura guelfa con cui originariamente terminava è stata in parte murata e ricoperta da un tetto con in cima un torricino che ospita la campana comunale.
Sul prospetto ovest è collocato un orologio documentato dal XVI secolo, e, all’interno di un’edicola, si trova un dipinto della Madonna col Bambino eseguito nel 1980 dal pittore modenese Buffagni che ne riprende uno precedente.
In evidenza il dipinto della Madonna con il Bambino sul lato ovest della torre
LO SCAVO ARCHEOLOGICO DELLA TORRE DEI MODENESI
La torre dei Modenesi è stata oggetto di una serie di studi realizzati dall’Università Cà Foscari di Venezia tra il 2001/2002 e il 2004 che hanno premesso di effettuare la lettura stratigrafica delle strutture murarie e scavi archeologici nell’area circostante l’edificio.
Da questi studi è emersa una struttura, in gran parte obliterata dalla costruzione della Torre dei Modenesi su cui andò ad innestarsi, costituita da una porta fortificata composta da un passaggio per i carri a nord e da un varco per l’accesso pedonale a sud; durante il XIV secolo le strutture difensive intorno la torre si moltiplicarono in direzione della zona dove oggi c’è la Piazza del Pozzo dove fu aperta un’altra porta (di cui rimangono tracce nel lato nord del Palazzo Vecchio della Partecipanza, sede della Biblioteca comunale). Dopo il 1419, quando Nonantola divenne Comune autonomo, la porta bassomedievale (Residenza Vecchia della Partecipanza) fu tamponata e la torre chiusa da un tetto mentre la Porta Vecchia, sul fianco nord della torre, rimase l’unico ingresso occidentale del borgo.
Particolare della torre-porta dell'XI secolo visibile sul lato ovest della torreDagli scavi archeologici risulta che l’edifico che vediamo oggi è databile, in gran parte, al XIII secolo mentre il corpo di fabbrica originario è dell’XI secolo (periodo della costruzione delle fortificazioni volute da Gotescalco); questa fase però andò ad innestarsi su una struttura ancora più antica databile tra X e XI secolo da riferirsi ad un complesso di cui è stata ipotizzata una funzione artigianale.
Le fasi costruttive della Torre dei Modenesi, lato ovest, in base alle elaborazioni dell'Università Ca' Foscari di Venezia
INFO
Via Roma 18
Interno non visitabile (al piano terra della torre è presente una mostra sulla storia dell’edificio visitabile prenotando una visita guidata presso il Museo di Nonantola, tel. 059 896656, mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)