Coordinate 44°40′39.62″N 11°02′34.83″E,  altitudine 20 m s.l.m., superficie 55,32 km², abitanti 15.921

La Partecipanza Agraria di Nonantola

I terreni della Partecipanza Agraria di Nonantola I terreni della Partecipanza Agraria di Nonantola

I terreni della Partecipanza Agraria di Nonantola

Le Partecipanze Agrarie sono una delle ultime forme di proprietà collettiva di terreni di origine medievale esistenti in Italia; in totale sono otto e sei di queste sono collocate nella pianura tra Modena, Bologna e Ferrara. La Partecipanza Agraria di Nonantola, ente morale dal 1894, si estende a nord-est del capoluogo su un territorio di 760 ettari di terreno dedicato prevalentemente all’agricoltura e, in parte, al recupero ambientale. Circa il 10% del territorio della Partecipanza è stato riattualizzato e, insieme ad una zona boscata di proprietà comunale e alcuni tratti di canali, costituisce l’Area di Riequilibrio Ecologico TORRAZUOLO, uno dei siti di tutela ambientale, per estensione e diversità degli habitat, più importanti della Pianura Padana.

visit nonantola Partecipanza 00003Fotografia aerea del territorio di Nonantola. Evidenziati in verde i terreni della Partecipanza Agraria

La Partecipanze Agrarie rappresenta "un altro modo di possedere" alternativo alla proprietà privata: seguendo regole quasi immutate dal medioevo a oggi sono state in grado di creare un forte legame tra determinati gruppi sociali e i loro territori. Il patrimonio fondiario collettivo che caratterizza le Partecipanze viene ancora oggi suddiviso tra i discendenti delle famiglie originarie: a Nonantola i terreni collettivi, tramite un complesso meccanismo di ripartizione elaborato nel 1507, vengono periodicamente assegnati, tramite sorteggio, ai Partecipanti (uomini e donne discendenti in linea maschile delle 22 famiglie originarie che, per poter usufruire del diritto a ricevere il terreno, devono essere residenti all’interno del comune). Attualmente l’appezzamento di terreno che viene assegnato a ogni Partecipante misura circa 2000 m² e la ripartizione dei terreni avviene ogni 12 anni.

L’origine della Partecipanza Agraria di Nonantola si fa risale al 1058 quando l’abate Gotescalco del monastero di S. Silvestro, signore del luogo, concesse una serie di privilegi e terreni al popolo in cambio della protezione del castrum. L’abbazia di Nonantola, una delle più importanti istituzioni religiose dell’Italia settentrionale, nell’XI secolo possedeva un ingente patrimonio che la esponeva alle mire espansionistiche di potenti famiglie signorili e dei vescovi delle vicine città di Modena e Bologna. Per difendere il monastero e la sua chiesa l’abate Gotescalco fece redigere una Charta in cui concesse alla comunità il diritto allo sfruttamento di selve, paludi e pascoli compresi entro certi confini su cui stabilì il diritto di eredità (in linea maschile) e l’obbligo dell’incolato (obbligo di residenza). Il signore territoriale, a Nonantola rappresentato dal monastero, in questo modo legava a sé la comunità mediante la concessione di spazi incolti fondamentali per un’economia silvo-pastorale e, con la clausola dell’ereditarietà dei terreni, creava un forte vincolo di dipendenza tra uomini, terra e monastero, accentuato dall’obbligo di residenza. Il popolo in cambio di questa concessione entro 6 anni doveva costruire tre parti delle mura e del fossato e difendere il territorio dai nemici; la quarta parte delle mura con le due torri sarebbe spettata all’abbazia.

visit nonantola gotescalco 00002Ricostruzione delle fortificazioni volute dall’abate Gotescalco. Museo di Nonantola

 

Partecipanza Agraria di Nonantola

Via Roma, 21 – Nonantola (Mo)

Orari: giovedì e sabato ore 9.30-12.30.

Ingresso: gratuito.

Telefono: 059 549 046

www.partecipanzanonantola.it

La mostra permanente, l’archivio e l’acetaia sono visitabili previo appuntamento contattando il numero 059/549046 oppure la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

facebook logo instagram logo