Mostra de "I ragazzi ebrei di Villa Emma a Nonantola 1942-43" – Museo di Nonantola
La mostra, collocata al piano terra del MUSEO DI NONANTOLA, racconta in chiave didattica un importante episodio di Resistenza Civile che si svolse a Nonantola tra il 1942 e il 1943, in piena guerra e occupazione tedesca.
Nella mostra, attraverso un percorso fotografico e documentario, si ripercorre la storia dei ragazzi di Villa Emma: tra il luglio del 1942 e l’aprile del 1943 arrivarono a Nonantola due gruppi di ragazzi ebrei profughi provenienti da Germania, Austria e Jugoslavia, rispettivamente da Lesno brdo (vicino Lubiana) e da Spalato che portò il numero degli ospiti di villa Emma a 73 ragazzi assistiti da 18 adulti.
I ragazzi del gruppo tedesco, austriaco e jugoslavo con accompagnatori e visitatori davanti a un’ala di Villa EmmaLa mostra racconta la vita quotidiana trascorsa dal gruppo durante il periodo di permanenza a Villa Emma tra le faccende domestiche, l’addestramento al lavoro agricolo e artigianale e la preparazione alla vita nel kibbutz (ci sono bellissime fotografie che mostrano i ragazzi al lavoro e in momenti di svago che testimoniano la nascita di amicizie e legami tra i giovani ebrei e i coetanei di Nonantola).
Alcuni dei ragazzi impegnati nei lavori agricoli intorno a Villa Emma
Il percorso prosegue con il racconto dei giorni in cui vennero accolti e nascosti in vari luoghi di Nonantola: quando, dopo l’armistizio, il 9 settembre del 1943 arrivarono le truppe tedesche, i ragazzi lasciarono la villa e furono nascosti nel seminario abbaziale, presso suore e famiglie di contadini, artigiani e commercianti e infine riuscirono a fuggire tra il 6 e il 16 ottobre e a trovare la salvezza in Svizzera da dove, nel maggio del 1945, partirono per la Palestina.
La solidarietà dimostrata dal popolo nonantolano verso questi ragazzi è stato senza dubbio un caso di grande umanità: è indispensabile ricordare che essi arrivarono alla salvezza in particolar modo grazie al coraggioso e disinteressato aiuto del medico condotto Giuseppe Moreali e del giovane sacerdote Don Arrigo Beccari. Entrambi, nel 1963, piantarono un albero nel Viale dei Giusti e furono insigniti a Gerusalemme, allo Yad Vashem, della medaglia dei Giusti tra le Nazioni (le medaglie sono esposte al 1° piano del Museo di Nonantola)
Don Arrigo Beccari all’epoca del soggiorno dei ragazzi di Villa Emma
Giuseppe Moreali, il medico condotto di Nonantola, che insieme a Don Beccari ebbe un ruolo fondamentale nell'organizzazione della fuga dei ragazzi
Il 27 gennaio 2009, nel Giorno della Memoria, sono stati aggiunti due pannelli alla mostra originaria che raccontano la vicenda di due personaggi legati a villa Emma che non riuscirono a salvarsi dalle persecuzioni naziste: Salomon Papo, l’unico dei ragazzi ad essere deportato ad Auschwitz poiché si trovava in sanatorio a Gaiato di Pavullo al momento dell’invasione dei nazisti, e Goffredo Pacifici, uno degli accompagnatori dei ragazzi, molto amato dal gruppo e affettuosamente chiamato Cicibù.
LA MOSTRA RELATIVA ALL’EPISODIO DEI “RAGAZZI EBREI DI VILLA EMMA: 1942-43″ È ESPOSTA AL PIANO TERRA DEL MUSEO DI NONANTOLA.
Museo di Nonantola – Torre dei Bolognesi
Via del Macello, Nonantola (Mo)
Orari di apertura del museo: Sabato, domenica e festivi: 9.30 - 12.30 e 15.30 - 18.30
Ingresso: gratuito
Telefono: durante gli orari di apertura del museo 366/4340703
Visite guidate su appuntamento telefonando allo 059/896656 tutte le mattine dalle 8.30 alle 13.00 e il martedì e giovedì pomeriggio dalle 14.30 alle 17.00
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Per approfondimenti sulla vicenda legata alla storia dei ragazzi di villa Emma si veda il sito www.fondazionevillaemma.org
Per informazioni e visite guidate sull’episodio dei ragazzi di Villa Emma contattare: Fondazione Villa Emma Tel. 059 547195 - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.